Dosio                      Paolo

L'inizio

Paolo Dosio nasce a San'Ambrogio di Torino ed avvia i primi passi nella disciplina dell'Hockey prato presso il CUS Torino a circa 16 anni (fine anni70 inizio 71) ripercorrendo quanto prima intrapreso dal fratello Aldo.

Essendo di età già "avanzata" rispetto a quanto solitamente iniziato dalle giovani leve in età scolare media, viene sin da subito aggregato agli allenamenti della squadra maggiore già militante nella serie A del Campionato italiano, ed in breve tempo ha scalato le gerarchie sino al debutto in prima squadra avvenuto nel torneo internazionale svoltosi in Belgio (Louven) e di cui il CUS Torino ne risultò vincitore proprio con un gol , nella finale, realizzato da Paolo Dosio allora schierato come attaccante.

Sopraggiunse anche l'esordio nel Campionato della massima divisione Italiana, al nuovo impianto del Tazzoli, di fresca inaugurazione per la specifica attività dell'hockey prato, in una gara contro la squadra romana dei Vigili urbani e schierato da difensore a marcare due degli allora nazionali , prima Tomei e poi Vannini.

La buona prestazione fornita indusse l'allora allenatore del CUS, il prof. Luciano Cecca, ad inserirlo stabilmente in prima squadra.

disegnato da Paolo Dosio
disegnato da Paolo Dosio

Il seguito

Nell'anno 1974 giunsero le prime convocazioni per la nazionale italiana prato giovanile (allora Under 21 ed Under 22); parimenti giunse anche la prima convocazione per un raduno nazionale indoor seniores atto a selezionare la Nazionale per la partecipazione al girone eliminatorio del 2 Campionato Europeo di Hockey indoor da svolgersi a Novara nei giorni 1 e 2 febbraio del 1975.

Con la Nazionale Italiana giovanile ha partecipato al torneo di hockey prato svoltosi a Basilea (CH) dal 01 al 04 giugno 1974 presenti, oltre all'Italia, le Nazionali di Germania, Inghilterra, Francia, Olanda, Svizzera.

Nell'anno 1975 (dal 17 al 19 maggio) ha partecipato, sempre con la nazionale giovanile al torneo internazionale svoltosi a Barcellona (E) presenti, oltre all'Italia la Germania, Francia, Olanda, Inghilterra, Irlanda, Svizzera e Spagna.

Nell'ottobre del 1975 ha partecipato con la Nazionale Italiana Under 21 a due test-match con la Nazionale Svizzera (Lugano 24 e 25 ottobre) in preparazione al Campionato Europeo di categoria previsto per l'anno 1976. Convocato e presente al suddetto Campionato Europeo (Barcellona giugno 1976) con l'Italia inserita nel girone con Olanda, Spagna e Portogallo.

L'anno 1977 (giugno) ha visto Paolo Dosio consacrarsi campione d'Italia di Hochey su prato con la squadra di club (CUS TORINO) nella finale svoltasi allo Stadio dei marmi di Roma.

Nel contempo giunse anche la prima convocazione per i raduni collegiali della Nazionale maggiore, in vista delle selezioni per la partecipazione al Campionato del mondo di hockey prato previsti in Argentina (Buenos Aires marzo/aprile).

Con il CUS TORINO si laurea campione Italiano di Hockey indoor anno 1978 (l'indoor si gioca nei mesi invernale quindi a cavallo tra il 1977 ed il 1978) risultando anche vincitore della classifica dei marcatori di finale a parimerito con "l'amsicorino" Carta.

Oltre alla convocazione per la Nazionale prato giunge anche la convocazione per la Nazionale seniores indoor con la partecipazione al Torneo delle sei nazioni svoltosi al Crystal Palace di Londra (dal 13 al 15 gennaio 1978).

Pur non avendo sul campo centrato la qualificazione ai Mondiali argentini di hockey prato, la Nazionale italiana venne ripescata grazie alla rinuncia della nazionale sovietica.

Paolo Dosio ha quindi partecipato con la Nazionale Seniores hockey prato prima ai raduni di preparazione e poi al Campionato del mondo di Buenos Aires in Argentina svoltosi dal 18 marzo al 02 aprile 1978).

Sempre nell'anno 1978 ha partecipato con la squadra di club (CUS TORINO) alla fase a gironi della Coppa Campioni per Club a Wettinghen (CH) risultando il CUS Torino eliminato per un "anomalo" conteggio del quoziente reti, a favore della squadra di casa.

Nel febbraio del 1979 ha partecipato con la Nazionale seniores indoor al campionato europeo svoltosi allo Sporthal "Der Ekkerman" in Veldhoven (Holland).

La presenza in azzurro è proseguita con la partecipazione ad un incontro con la nazionale tedesca (20 dicembre 1981 Stadio dei marmi - Roma) per un test match di preparazione, per quest'ultima, ai mondiali del 1982, a cui l'Italia non si qualificò.

Nell'estate del 1982 ha partecipato con la nazionale seniores di prato alle Qualificazioni europee svoltesi a Glasgow (Scozia) mancando la qualificazione a favore proprio dei padroni di casa.

Nel settembre del 1982 partecipa con la Nazionale seniores ad un torneo a Zagrabria (ex Jugoslavia) sotto la gestione del nuovo allenatore, l'olandese Jost Bellaart.

Prosegue anche l'attività di Club con il CUS Torino in un buon momento di forma e di risultati, specialmente nella attività dell'indoor: significativo ed inaspettato il successo in un torneo internazionale svoltosi a Bruchaal nella Germania occidentale, al cospetto dei maestri dell'hockey indoor quali sono sempre stati i "tedeschi".

Nell'anno 1984 (10-12 febbraio) ha partecipato con la nazionale italiana indoor al Campionato europeo svoltosi al Maadowbank Sport Centre di Edimburgo (Scotland).

Alla soglia dei 29 anni visti gli impegni soprattutto derivanti dalla libera professione e l'arrivo in famiglia del primogenito, inducono Paolo Dosio a dare addio alla Nazionale italiana sia essa Prato che indoor, non potendo più garantire continuità e serietà di impegno sia agli allenamenti ma soprattutto la partecipazione ai raduni collegiali ed alle lunghe trasferte in continenti vari.

L'attività prosegue però con il proprio club di cui può vantare il campionato su prato del 1977, e tre titoli italiani indoor(oltre ad altre finali) evidenziando la sua abilità alla trasformazione in gol del "corner corto".

All'età di 35 anni, preso coscienza che il perdurare del mal di schiena non poteva più dare senso ad una attività di carattere "agonistico" decide di smettere, mantenendosi comunque all'interno dell'ambiente squadra e presenziando, quando possibile agli allenamenti.

Un solo "momentaneo" sprazzo di ritorno all'attività, lo ha visto protagonista nel gennaio del 1992, a 37 anni, quando partecipò alla qualificazioni per la finale nazionale indoor aiutando il CUS Torino a raggiungerla.

Prosieguo dell'attività azzurra

Non avendo abbandonato la passione ed il campo l'attività "azzurra" è proseguita all'interno delle rappresentative Master con la partecipazione come selezione Over 45 al Campionato Europeo di Parigi (svoltosi in occasione dei rispettivo europeo per nazionali seniores), al successivo Campionato del Mondo svoltosi ad Eindoven - Olanda (in occasione dei rispettivo mondiale per nazionali seniores), ed agli Europei del 2006 a Krefeld in Germania.

A seguire nelle categorie Over superiori dai 55 per passare ai 60 ha partecipato alla Coppa del mondo tenutasi a Den Hag (olanda) nel 2014 ed ai Campionati del Mondo over 60 tenutisi a Barcellona nel 2018.

Oggi, per quanto possibile, prosegue con l'attività master.


Il commento di un amico e compagno di squadra

by Mauro von Cicca (Mauro Fornaro)


Nel quadro storico "consuntivo" dell'Hockey su Prato subalpino, merita segnalare la figura brillante, per serietà, applicazione (e conseguente bravura!) del noto giocatore del CUS Torino, Paolo Dosio, dotato di ottima tecnica personale e fisicità naturale che gli hanno davvero consentito di offrire prestazioni sportive ragguardevoli: sia nella propria squadra di Club - contribuendo alla conquista del Titolo italiano del '77 - sia nelle diverse gare internazionali, disputate negli anni '80/'90 con la squadra Nazionale italiana, segnalandosi fra i più talentuosi Atleti del Settore.

Uno stile di vita sobrio e sempre in linea con la sua figura di Atleta "a tutto campo", derivante da una personale educazione sportiva e tecnica - tempestivamente potuta apprendere da un bravo allenatore torinese, quale il Prof. Luciano Cecca e resa ancor più "familiare" dall'esempio del proprio fratello maggiore Aldo - ma caratterizzata da una personale, innata qualità agonistica, pur rimanendo sempre e consapevolmente un Atleta di correttezza esemplare: in campo e fuori, nel gioco e nella vita.